Prezzo € 14,03 invece di 16,50 sconto 15%
Sperling & Kupfer
Libro - Pagine 209
Formato: 13x19
Anno: 2011
«Sono le piccole cose che fanno la differenza. La mia piccola cosa è piantare alberi.»
Con questo semplice gesto Wangari Maathai ha creato il Green Belt Movement, il movimento ecologista che ha ridato respiro al suo Paese e nuove speranze alla Terra. Mettendo a dimora le piante, facendole crescere e prosperare, le donne keniote hanno sperimentato la forza del legame con l'ambiente, l'appartenenza a un tutto, il potere di cambiare le cose.
Recuperare un rapporto diretto con la Natura, però, è solo il primo passo per ritrovare quella sintonia profonda - distrutta dalla cultura moderna - che da sempre ha garantito il benessere del pianeta e dei suoi abitanti, incluso l'uomo.
È necessario guardare al nostro passato e riconoscere le radici spirituali di un intero retaggio di precetti etici e religiosi - dal tikkun olam («ripara il mondo») delle Scritture ebraiche al mottainai («non sprecare») della tradizione giapponese -, per capire che l'armonia naturale può essere ripristinata solo ispirando le nostre azioni ad autentici principi morali.
Un nuovo punto di vista sulla difesa dell'ambiente, i cui valori, sostiene il premio Nobel per la Pace, coincidono con i più alti insegnamenti delle religioni. E la sintesi estrema che Wangari Maathai fa della sua attività altro non è che la «preghiera» che la Terra rivolge a ognuno di noi: è il «mantra delle tre R», ovvero Ridurre, Riutilizzare, Riciclare.
Da queste linee guida e da queste azioni concrete dipende il futuro dell'umanità e del mondo intero.
Wangari Maathai, nata nel 1940 in Kenya, laureata in biologia, è la fondatrice del Green Belt Movement, che dal 1977 ha piantato più di 45 milioni di alberi nella nazione africana. Nel 2002 è stata eletta al Parlamento del suo Paese e nel 2003 è diventata viceministro dell'Ambiente e delle Risorse naturali, carica che ha mantenuto fino al 2007. Nel 2004 è stata insignita del Nobel per la Pace, prima donna dell'Africa, e nel 2009 nominata Messaggero di Pace per le Nazioni Unite.
Sperling & Kupfer
Libro - Pagine 209
Formato: 13x19
Anno: 2011
«Sono le piccole cose che fanno la differenza. La mia piccola cosa è piantare alberi.»
Con questo semplice gesto Wangari Maathai ha creato il Green Belt Movement, il movimento ecologista che ha ridato respiro al suo Paese e nuove speranze alla Terra. Mettendo a dimora le piante, facendole crescere e prosperare, le donne keniote hanno sperimentato la forza del legame con l'ambiente, l'appartenenza a un tutto, il potere di cambiare le cose.
Recuperare un rapporto diretto con la Natura, però, è solo il primo passo per ritrovare quella sintonia profonda - distrutta dalla cultura moderna - che da sempre ha garantito il benessere del pianeta e dei suoi abitanti, incluso l'uomo.
È necessario guardare al nostro passato e riconoscere le radici spirituali di un intero retaggio di precetti etici e religiosi - dal tikkun olam («ripara il mondo») delle Scritture ebraiche al mottainai («non sprecare») della tradizione giapponese -, per capire che l'armonia naturale può essere ripristinata solo ispirando le nostre azioni ad autentici principi morali.
Un nuovo punto di vista sulla difesa dell'ambiente, i cui valori, sostiene il premio Nobel per la Pace, coincidono con i più alti insegnamenti delle religioni. E la sintesi estrema che Wangari Maathai fa della sua attività altro non è che la «preghiera» che la Terra rivolge a ognuno di noi: è il «mantra delle tre R», ovvero Ridurre, Riutilizzare, Riciclare.
Da queste linee guida e da queste azioni concrete dipende il futuro dell'umanità e del mondo intero.
Wangari Maathai, nata nel 1940 in Kenya, laureata in biologia, è la fondatrice del Green Belt Movement, che dal 1977 ha piantato più di 45 milioni di alberi nella nazione africana. Nel 2002 è stata eletta al Parlamento del suo Paese e nel 2003 è diventata viceministro dell'Ambiente e delle Risorse naturali, carica che ha mantenuto fino al 2007. Nel 2004 è stata insignita del Nobel per la Pace, prima donna dell'Africa, e nel 2009 nominata Messaggero di Pace per le Nazioni Unite.
- Lo trovi in
- Ecologia
Nessun commento:
Posta un commento